Cultura aziendale
Premessa
La cultura di un’azienda è ciò che ne determina la vera identità. Più delle strategie, più dei prodotti, più delle parole. In SEEd, crediamo che la cultura sia fatta di azioni, di comportamenti quotidiani, di decisioni prese – anche in solitudine – coerenti con un modo di pensare e lavorare.
Questo documento è destinato a tutte le persone che fanno parte di SEEd, oggi e domani. Serve a esplicitare cosa ci guida, quali sono le aspettative reciproche, quali i comportamenti che promuoviamo e quelli che, invece, non trovano spazio. È uno strumento per orientarsi, per confrontarsi e per migliorare, non una regola imposta dall’alto.
In qualità di Società Benefit, il nostro impegno non si ferma alla performance economica: ci assumiamo anche la responsabilità di generare valore per la società, per l’ambiente e per chi lavora con noi. La nostra cultura è la base che rende possibile tutto questo.
Che cos’è la cultura aziendale per SEEd
La cultura non è il codice etico, né i valori affissi in una presentazione. È il modo in cui le persone si comportano quando nessuno le osserva. È ciò che ci fa decidere di chiedere aiuto, di dire la verità, di non accettare compromessi sulla qualità, anche sotto pressione.
In SEEd, cultura significa:
- avere il coraggio di sperimentare, anche a costo di fallire;
- cercare soluzioni innovative che abbiano un impatto positivo;
- lavorare in modo trasparente e rispettoso;
- condividere le informazioni e non trattenerle per sé;
- mettere le persone al centro delle scelte.
La nostra cultura è allineata con la nostra missione editoriale e di consulenza, con i valori espressi nello statuto di Società Benefit, e con la nostra visione a lungo termine di essere attori influenti nel dibattito sulla sanità pubblica.
I pilastri della cultura SEEd
Apprendimento continuo
In SEEd si impara sempre. Non perché sia obbligatorio, ma perché è naturale in un contesto che cambia, in un settore in evoluzione, in un’azienda che vuole innovare. L’apprendimento è un’attitudine: curiosità, ascolto, umiltà, confronto.
Impariamo:
- dai corsi di formazione;
- dall’esperienza dei colleghi;
- dai feedback ricevuti e dati;
- dai nostri errori;
- dagli esperimenti, anche se non portano al successo.
Chi lavora in SEEd è incoraggiato a porre domande, a esplorare, a chiedere aiuto, a condividere ciò che scopre con gli altri. Questo crea conoscenza diffusa e costruisce un team più forte e resiliente che può continuare a creare eccellenza e valore in un contesto economico e sociale in rapida evoluzione.
Centralità del team
In SEEd non c’è spazio per i solisti. Il talento individuale è importante, ma solo se al servizio del gruppo. Valorizziamo chi sa lavorare insieme, chi ascolta, chi sostiene, chi chiede pareri. I risultati migliori si raggiungono quando le persone collaborano, non quando competono.
Ci ispiriamo all’idea di “professional sport team”, dove ogni ruolo è fondamentale, e i ruoli cambiano con il tempo.
La responsabilità non è solo di chi guida, ma condivisa. Sappiamo che da soli si va veloci, ma insieme si va lontano.
Analisi dei risultati
L’intuizione è utile, ma non basta. SEEd è un’organizzazione che usa i dati per decidere, anche se pochi, purché rilevanti. Misurare significa capire: dove siamo andati bene, dove possiamo migliorare, cosa evitare di ripetere.
Non vogliamo un’ossessione per i numeri, ma una sana cultura della verifica e della consapevolezza. Guardiamo al dato come strumento di guida per imparare, non come giudizio.
Sperimentazione consapevole
Sperimentare è parte integrante del nostro modo di lavorare. Proviamo, sbagliamo, impariamo, riproviamo. L’errore non è un fallimento, se ci insegna qualcosa. In SEEd non si viene giudicati per un’idea andata male, ma per il rigore con cui la si è analizzata e la capacità di trarne lezione.
Favoriamo esperimenti a basso costo e basso rischio, ma che portano valore nel tempo. Non serve chiedere permessi per ogni nuova iniziativa: serve responsabilità e condivisione.
Carriere, non solo ruoli
SEEd non offre solo “posti di lavoro”, ma opportunità di crescita reale, personale e professionale. Vogliamo che ogni persona trovi un percorso che la motivi e la faccia sentire parte di un progetto più grande.
Il futuro non si costruisce da soli, ma attraverso:
- visioni condivise;
- dialogo sulle aspirazioni personali;
- occasioni per mettersi alla prova;
- fiducia e orizzonte a lungo termine.
Allo stesso tempo, ogni persona in SEEd costruisce la propria carriera: vogliamo essere una realtà dinamica ed impreditoriale dove ognuno ha la responsabilità e l’opportunità di tracciare la propria strada.
Onestà, rispetto e trasparenza
SEEd è un luogo dove si lavora meglio se c’è fiducia. E la fiducia nasce dalla trasparenza, dal rispetto reciproco, dalla coerenza. I problemi si affrontano dicendo le cose con chiarezza, anche quando sono difficili da sentire o da dire.
Non tolleriamo doppi giochi, manipolazioni o silenzi che ostacolano il lavoro degli altri. La comunicazione aperta è un valore essenziale, che coltiviamo ogni giorno.
Inclusione, diversità e multidisciplinarietà
Il nostro lavoro è più ricco quando è nutrito da prospettive diverse. Chi viene da altri settori, chi ha studi differenti, chi ha storie personali non allineate: tutte queste differenze ci rendono più forti.
Sosteniamo:
- la diversità di genere, di età, di formazione;
- la multidisciplinarietà come asset per affrontare la complessità;
- l’inclusione come scelta quotidiana, anche nei piccoli gesti.
Innovazione e curiosità
Non innoviamo per moda, ma perché siamo spinti dalla curiosità verso ciò che potrebbe funzionare meglio. L’innovazione è spesso nascosta nelle domande più semplici: “perché lo facciamo così?”, “possiamo provare diversamente?”, “ci sono altri che lo fanno meglio?”
L’innovazione per noi non è solo tecnologica, ma anche organizzativa, produttiva, relazionale. Tutto può essere migliorato. E tutto può essere esplorato.
Trattare le persone da adulti
In SEEd ogni dipendente è considerato un adulto: dialoghiamo con franchezza, condividiamo le responsabilità e rifiutiamo sia il modello gerarchico che pretende obbedienza cieca, sia l’approccio paternalistico che vede i collaboratori come fragili da proteggere. Relazioni tra adulti ‒ fondate su rispetto e comunicazione diretta ‒ eliminano le incomprensioni e rendono il lavoro più rapido ed efficace.
Come viviamo la nostra cultura ogni giorno
La cultura non è un insieme di regole astratte, ma un tessuto quotidiano di comportamenti, scelte e interazioni. In SEEd, i nostri valori si traducono in pratiche concrete che plasmano il nostro modo di lavorare e di relazionarci. Ecco come si manifesta la cultura SEEd nella nostra operatività quotidiana:
Nella selezione e accoglienza delle persone
Scegliamo con attenzione chi entra in SEEd. Valutiamo le competenze, certo, ma ancor più il modo di pensare, l’attitudine al lavoro di squadra, la voglia di imparare. I nuovi ingressi sono accompagnati con cura in un percorso di onboarding che introduce non solo ai ruoli e ai processi, ma soprattutto al nostro modo di stare insieme.
Nella gestione dei progetti
I progetti non sono mai responsabilità di una sola persona. Ogni iniziativa nasce da un confronto condiviso, da obiettivi chiari, da una visione comune. Il coordinamento non è esercizio di potere, ma costruzione di contesto e facilitazione. Ognuno contribuisce con responsabilità e libertà.
Nella comunicazione interna
Ci impegniamo per una comunicazione aperta, orizzontale e trasparente. Usiamo strumenti agili per aggiornare, coordinare, confrontarci. Promuoviamo il feedback costruttivo e regolare, sia formale che informale, perché crediamo che solo parlando in modo onesto si possa crescere davvero.
Nella valutazione delle performance
Non misuriamo solo il “quanto”, ma anche il “come”. Il contributo di una persona è valutato sulla base del valore portato al team, della capacità di far crescere gli altri, della disponibilità al confronto e allo sviluppo di soluzioni innovative. La crescita è personale e collettiva.
Nella quotidianità
Ogni gesto, ogni mail, ogni riunione è un’occasione per far vivere la cultura. Quando ci si aiuta senza essere obbligati, quando si condivide un documento per spirito di servizio, quando si ammette un errore con trasparenza, quando si propone un’idea nuova… è lì che la cultura si manifesta.
Cultura come strumento di evoluzione
SEEd è un’organizzazione in costante trasformazione. Il contesto in cui operiamo cambia rapidamente – dalla sanità alla comunicazione, dalla tecnologia al mercato – e la nostra cultura rappresenta la spina dorsale che ci consente di affrontare il cambiamento senza perdere coerenza.
Adattamento e apprendimento
In un mondo complesso non servono solo regole, servono princìpi. La nostra cultura aziendale ci guida quando lo scenario è incerto: è la nostra stella polare nei momenti di difficolta. Ci insegna ad ascoltare, a imparare, a cambiare strada quando necessario. Favorisce la capacità di “fallire bene” e ripartire con maggiore consapevolezza.
Libertà e responsabilità
Non esiste libertà senza responsabilità. In SEEd promuoviamo l’autonomia, ma chiediamo a tutti di agire con senso del contesto e attenzione alle conseguenze. La fiducia è il nostro capitale relazionale: per mantenerla, occorre essere coerenti, affidabili, chiari.
Costruzione collettiva
La cultura non si scrive una volta per tutte: si costruisce ogni giorno. Tutti contribuiscono con le proprie scelte, i propri comportamenti, le proprie parole. Per questo in SEEd ci interessa anche ciò che non è “nelle mansioni”, ma che fa parte del vivere l’azienda come una comunità.
Ispirazioni e riferimenti
Abbiamo studiato e adottato riferimenti che ci aiutano a costruire un modello organizzativo solido ma dinamico. Tra questi, il più citato è il modello Netflix, che ha saputo coniugare performance e libertà, cultura del feedback e responsabilizzazione diffusa.
Dalla loro esperienza abbiamo preso ispirazione per:
- valorizzare il contesto più che il controllo;
- puntare sulla chiarezza dei princìpi, non sulla rigidità delle procedure;
- promuovere team ad alte prestazioni basati sulla fiducia;
- premiare l’iniziativa, la maturità, l’onestà intellettuale.
Tuttavia, la nostra cultura non è una copia. È originale, perché nasce dalla storia di SEEd, dalla nostra missione di impatto nella sanità pubblica, dal nostro DNA editoriale e scientifico. È un mix di rigore e creatività, di attenzione al dettaglio e visione di lungo periodo, di concretezza e passione civile.
Conclusione
La cultura di SEEd non è un manifesto, ma un ecosistema vivo. È fatta dalle persone, si evolve con loro. È uno spazio comune che ognuno ha il dovere – e il privilegio – di curare.
Un impegno condiviso
Essere parte di SEEd significa partecipare a qualcosa che va oltre il lavoro quotidiano. Significa contribuire con intelligenza, energia e generosità a un progetto che vuole generare valore reale, per chi lavora, per i clienti, per chi ci sceglie, per la società.
Un punto di partenza
Questo documento non è una regola fissa: è una base di confronto. È un modo per dirci cosa conta davvero, cosa ci aspettiamo l’uno dall’altro, come possiamo diventare migliori, insieme. Chiunque può contribuire ad aggiornarlo, a farlo evolvere, a renderlo più utile e vivo.



